martedì 27 agosto 2013

i giorni lenti dell'estate


E alla fine eccoci qui.
Anche quest’anno giorni di mare, mare, mare. Quel mare che tanto amo e che sembra guarire ogni mia tristezza.
Sono stati giorni colorati di tutte le sfumature dell’azzurro, blu di un blu profondo come il mare, verdi com’è verde la mia Isola ma anche turchesi, un po’, e un po’ gialli come il sole di mezzogiorno, quello più intenso.
Sono stati giorni lucidi di vento, da vivere in simbiosi con questo vento incostante e mutevole, che soffia e sbuffa, arriva e fugge via all’improvviso. Ogni giorno mi sento vento: brezza leggera, scirocco, maestrale ... annuso e mi lascio trasportare, lo accolgo sul viso, sulle braccia, sulle gambe, fresco e ristoratore.
Sono stati giorni quieti, lenti, da farsi cullare da tanta lentezza, da guardare il mare, le rocce,  le onde, le colline e poi ancora mare, rocce, onde all’infinito. Giorni di spiagge ritrovate, di spiagge inesplorate e sorprendenti.
Sono stati giorni semplici di pensieri buoni e leggeri come farfalle, di suono di campane a scandire il tempo. Di orme sulla sabbia, conchiglie, legnetti e sassolini colorati nelle mani, un bottino prezioso da portarmi via e da riscoprire durante l’inverno con nuova meraviglia.
Sono stati giorni di sorrisi dolci e profumati, quelli cha nascono dalla calma serena delle piccole cose; sorrisi che ti sciolgono il cuore quando tuo figlio ti dice: “mamma, qui sei tutta fiori e porcellana...”.



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